Aosta | Avanti e ancora avanti

Una visita ad Aosta. Gli stupori

I ricordi, l'attualità di Reteluna

La redazione anche qui bisognerà però delegare diverse funzioni

di Aldo Carpineti

Aosta Romanica
Aosta Romanica

In Valle d'Aosta venni per la prima volta 70 anni fa! Tre estati consecutive a Issime, sulla strada per Gressoney. Erano con noi i nonni e si era scelta una località non sopra i mille metri perché la nonna soffriva di pressione alta.

Issime era comunque molto bella, una valle dolce e per lunghi tratti pianeggiante, attraversata dal fiume Lys, lento ed azzurrissimo. Lamponi, mirtilli, fragole in quantità tale da offrirci tutti i giorni il dessert, solo che avessimo avuto voglia di raccoglierli nel vicino boschetto. Il paese stesso, le sfide sul centralissimo campo da bocce tra le rappresentative di Issime (dove figurava anche mio papà) e quelle di Gabi.

Più tardi Courmayeur fu meta classica sia d'estate che d'inverno. Le valli famose di Ferret, dal lieve declivio, e Veny, più aspra e selvaggia, fredda, a fondo valle il lago del Miage spesso ghiacciato. 

Ricordi che risalgono alla notte dei tempi eppure conservano vivide le proprie emozioni. 

Oggi, dopo tanto tempo, sono tornato ad Aosta e l' impressione è stata fulminante sia per quei mitici ricordi sia per la smagliante bellezza in sé della città. Un centro storico vasto e pedonale. Piazza Chanoux maestosamente montana, le vestigia romane, presenze immense.

Pensare di portare qui Reteluna, un'idea immediata e irrinunciabile. Farà parte del gruppo delle redazioni di Genova Pistoia Cuneo.

Come suggerisce giustamente Roberto Fonte direttore ed editore del giornale dalla sede centrale di Lecce, bisognerà da una parte o dall'altra trovare il modo di delegare. La carne al fuoco sta diventando cospicua... Lo faremo, Reteluna merita forze fresche. 

Domenica 11 settembre 2022